Gli strumenti musicali, di Leonardo da Vinci e dei maestri delle arti figurative
📍 Chiesa di Sant'Antonio Abate, Via Garibaldi 28
🗓️ Da venerdì 30 giugno a lunedì 3 luglio, dalle 10:00 alle 20:00
I fenomeni oscillatori destano meraviglia. Legni, pelli, metalli, pietre, vibrano. Anche l'acqua oscilla come una pelle di tamburo. Cosi descrive Leonardo Da Vinci: Nelli piccoli pelaghi una medesima percussione partorisce molti moti incidenti e refressi. La onda massima è vestita d'innumerabili altre onde, che si movono a diversi aspetti.
Condividendo l'interesse per Leonardo, un esperto ebanista che ricostruisce strumenti musicali del passato si racconta assieme a un musicista che inventa nuovi strumenti per suonare l'acqua e la luce.
Michele Sangineto
Già docente di arte applicata presso un Istituto d'Arte Sperimentale a Monza, ha parallelamente sviluppato lo studio e la costruzione di strumenti musicali della tradizione italiana ed europea, producendo strumenti musicali tratti da rappresentazioni pittoriche di artisti italiani del Rinascimento. Per questa attività ha partecipato a manifestazioni musicali e culturali in tutta Europa, rimanendo a contatto con musicisti e studiosi.
L'attività di ricerca organologica e musicale al servizio della diffusione della nostra cultura e alla sperimentazione al di là del consueto sono le prerogative di Michele Sangineto.
All'età di venticinque anni si trasferisce in Brianza dalla natia Calabria, dove nel 1973 gli viene offerto l'insegnamento all'Istituto Statale d'Arte di Monza oggi liceo artistico Nenni Valentini, ove sarà docente di ebanisteria e laboratorio del linguaggio logico per 36 anni. Col passare degli anni si specializza nella costruzione di strumenti musicali della tradizione europea, acquisendo così sempre maggiore riconoscimento internazionale: arpe celtiche, bardiche, arpe viggianesi, salteri a pizzico, a percussione e ad arco, organistrum, vielle, organistrum, vielle, organi portativi e altri strumenti tratti da dipinti, affreschi e schizzi di grandi maestri del Rinascimento Italiano.
Celebri gli strumenti realizzati a partire dai disegni di Leonardo contenuti nel Codice Atlantico, da cui ha tratto la viola organista, e nel Codice di Madrid, da cui ha tratto la pila a vento continua. E inoltre il tamburin e galoubet de Béarn, tratti dal dipinto La liberazione di Andromeda), di Piero di Cosimo. Poi, la ribeca di canna lacustre, tratta dall'affresco di Gaudenzio Ferrari, nella cupola di Santa Maria dei Miracoli di Saronno, in cui è raffigurato un concerto di angeli. Infine, l'organistrum realizzato a partire dal bassorilievo della porta di Santiago di Compostela.
Le sue arpe e i suoi salteri sono stati suonati e apprezzati da alcuni tra i più grandi interpreti mondiali di musica celtica, come Alan Stivell, Derek Bell (dei Chieftains), Alexander Bonivento, Vincenzo Zitello e Stefano Corsi.