1965-1975: da Felice Gimondi a Francesco Moser, un decennio d’oro del ciclismo italiano
📍 Monte di Pietà, Piazza Duomo
🗓️ Venerdì 30 giugno dalle 18:00 alle 22:00 | Sabato 1 e domenica 2 luglio dalle 10:00 alle 22:00 | Lunedì 3 luglio dalle 18:00 alle 22:00
Un decennio davvero d’oro per il grande ciclismo italiano in cui lo sport della bicicletta, sulle nostre strade e nelle nostre terre, ha saputo vivere momenti di eccellente popolarità da far invidia al grande calcio.
Nell’estate del 1965 un debuttante che non aveva ancora compiuto 23 anni vince clamorosamente il Tour de France. E’ Felice Gimondi, caposcuola di una lunga serie di campioni che tutto il mondo ci ha invidiato. Comincia così il decennio d’oro: Gimondi e Adorni, ma anche Zilioli e Balmamion, Dancelli e Bitossi, Basso, Zandegù, Battaglin e Bertoglio. Soprattutto Gianni Motta, rivale di Gimondi e in possesso di classe purissima ma, purtroppo, non molta fortuna. E Vito Taccone, abruzzese di grinta e carattere, che sapeva vincere e far discutere, facendo la fortuna di uno storico e inimitabile talk show: “Il Processo alla Tappa” di Sergio Zavoli. Anche tre titoli mondiali arrivano in quegli anni per i nostri colori, quelli di Vittorio Adorni nel 1968, Marino Basso nel 1972 e Felice Gimondi l’anno dopo. E poi cinque Giri d’Italia, un Tour de France e una Vuelta di Spagna, una Milano-Sanremo, una Parigi-Roubaix, un Giro delle Fiandre e cinque Giri di Lombardia, solo per rimanere ai successi più prestigiosi.Poi venne Eddy Merckx, il Cannibale. Ma i nostri eroi seppero reggere l’urto senza farsi travolgere. Ed ecco, al proscenio, le nuove generazioni, capeggiate da Francesco Moser e da Gibì Baronchelli, in attesa, poi, di Beppe Saronni.
Un riassunto visivo di quei meravigliosi anni sarà dunque inaugurato negli spazi del Ex Monte di Pietà il 29 maggio prossimo, visitabile poi il 30 maggio e in seguito per tutti i weekend di giugno fino alla quattro giorni di Aria di Festa che si concluderà il 3 luglio; si potranno ammirare le esclusive immagini provenienti dall’archivio Rai Teche – Fondo Liverani Rai Milano assieme alle caricature di Carlo Baffi (illustratore, caricaturista, ha lavorato per ‘La Gazzetta dello Sport’, per la Rai, Telemontecarlo e Italia 1) e a una carrellata di cimeli provenienti dal prestigioso museo del ciclismo del Ghisallo di Magreglio (CO).